[Running] I muri della nostra mente

Ieri sera stavo parlando con una mia amica. Tra i diversi argomenti è uscita anche la mia partecipazione alla maratona di Padova abbinata al fatto che causa meteo non riesco a correre come vorrei. Ho detto che al momento compenso con carichi in palestra in modo da rinforzare i muscoli e poi appena il tempo migliora riprenderò a correre fuori. La sua reazione è stata la seguente:
Guarda che non credo che solo la palestra possa bastare per coprire 42Km ti conviene cominciare a correre appena il tempo lo permette!
La mia reazione è stata inaspettata probabilmente:
Io, più che i 42Km ... sono i restanti 195m che mi preoccupano!
Ricordo quando ho corso la mia prima mezza maratona. Arrivato a sentire il beep del "Km 21" gli ultimi 100m nemmeno sono stati un vero massacro. La voglia ed il desiderio di finire ti fanno spingere e le gambe sono provate seriamente. Immagino che con il doppio della distanza sotto i piedi ed anche il doppio da concludere, quando si arriva al cartello 42 la situazione non sia molto più facile!

Mi è stato risposto che questo "muro" è solo nella mia mente:
E' impossibile che per 21Km non hai sentito nulla alla gambe e poi di colpo tutto negli ultimi 100m le gambe sono diventate insopportabili.
Onestamente non sò cosa dire. Ho parlato con diversi runner in passato e questi muri sò che esistono e non credo siano poi così tutti mentali.

Ora per chiudere vi chiedo una cosa semplice: voi li avete i muri? A che distanza? E la distanza totale?

I miei sono:
Non posso mettere i muri per distanze oltre la mezza maratona in quanto non l'ho ancora corsa. Ho letto di muri al "Km 29" oppure al "Km 35" ... confermate? Smentite?

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